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La bufala della tassa sull’aria condizionata

Negli ultimi giorni, come se non fosse già sufficiente il gran caldo a disturbare il sonno degli italiani, è circolata in rete una bufala: nuova tassa sull’aria condizionata da 200 euro in arrivo su tutti i climatizzatori domestici.  È tutto falso: si tratta solo di un esempio di disinformazione, della classica notizia estiva che nasce, fa scalpore e muore nell’arco di qualche giorno. Ma i cittadini, già vessati da tante tasse, si sono giustamente spaventati, e nel frattempo l’hanno condivisa a raffica. È via, come tanti pecoroni, a creare falsa informazione. Nessuno che si preoccupa di verifcare la fonte, magari di contattare un esperto. Molto più comodo far partire il giro di condivisioni. Tanto c’è sempre qualcuno che ci crederà. State sereni e godetevi l’aria fresca delle vostre case: non c’è nessuna tassa in arrivo. Adesso vi spieghiamo cos’è realmente accaduto.

Sul web e sui social è stata ripresa e rilanciata una vecchia news del 2013. In quel periodo la Commissione Europea aveva imposto ai governi membri dell’Unione di introdurre una nuova normativa sui climatizzatori presenti all’interno di strutture e attività di grandi dimensioni con potenza superiore ai 12 kW.  Questa normativa prevede il controllo degli impianti ogni quattro anni per verificare il corretto funzionamento ed eventuali fuoriuscite di gas. I condizionatori/climatizzatori domestici, presenti ormai in ogni casa, raramente superano i 5 kW di potenza e non sono interessati da questa legge introdotta dal governo Monti.

Nonostante la notizia fosse palesemente falsa, politici, federazioni e associazioni sono cascati nel tranello, denunciando l’assurda (e presunta) nuova tassa in arrivo sulla testa degli italiani. Per mettere a tacere queste voci e spegnere in maniera definitiva i falsi allarmi, vi facciamo raccontare da Filippo Luna, Ceo di Termocinque, come sono andate veramente le cose:

“In effetti ieri non è stata firmata nessuna nuova legge e non esiste nessuna nuova tassa sui condizionatori. Potrei per correttezza di informazione ricostruire tutto l’iter normativo ma mi limito a citare solo l’ultima importante legge del 20/04/2015 ovvero la legge Regionale n° 19 che recepisce e attua le direttive comunitarie e le varie leggi nazionali (DLGS 192/2005 e DPR 74/2013 su tutte). Questa legge norma l’esercizio e il controllo degli impianti termici. In questi ultimi anni le tecnologie al servizio degli impianti di climatizzazione estivi ed invernali installti negli edifici sono profondamente cambiate. Si sono rinnovate e la legge deve inseguire per forza di cosa le evoluzioni tecnologiche. La nostra azienda sempre più spesso realizza impianti di riscaldamento dove le cadaie a gas metano spariscono lasciando il posto a pompe di calore ad alta efficienza energetica. Sempre di impianto di climatizzazione invernale si tratta, la cui efficienza e la cui suicurezza vanno verificate e cerificate da tecnici abilitati. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con gli impianti di climatizzazione domestici. I controlli di efficienza energetica sono obbligatori per impianti di climatizzazione con potenze superiori ai 10kW. Questa potenza è largamente superiore a quella di condizionatori domestici che raramente superano i 5 kW di potenza nominale in raffrescamento”.

Dormite sonni tranquilli (e freschi). Il vostro condizionatore non sarà tassato. Affidatevi al vostro installatore/manutentore di fiducia!

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